Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, OSS (in inglese: Sustanable Development Goals; SDG), sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia “per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti”.
Sono conosciuti anche con Agenda 2030, dal nome del documento che porta per titolo Trasformare il nostro Mondo.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i paesi.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile mirano ad affrontare un’ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all’istruzione, l’accesso all’acqua e all’energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente, l’urbanizzazione, i modelli di produzione e il consumo, l’uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace.
Gli obiettivi, enumerati nella Risoluzione delle Nazioni Unite A/RES/70/1 approvata dall’Assemblea generale dell’ONU il 25 settembre 2015, sono complessivamente 169, da raggiungere entro il 2030.
Sono stati concordati, a partire dai principi inclusi nella Risoluzione A/RES/66/288, intitolata “Il futuro che vogliamo”, un documento non vincolante elaborato dopo la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile del 2012, per sostituire gli Obiettivi di sviluppo Millennio, che avevano come orizzonte temporale il 2015.
Mentre questi ultimi si rivolgevano in modo diversificato ai paesi sviluppati e in via di sviluppo, gli obiettivi di sviluppo sostenibile hanno carattere universale e sono fondati sull’integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economico), quale presupposto per eradicare la povertà in tutte le sue forme.
Le tre dimensioni della sostenibilità
Il summit mondiale sullo sviluppo sostenibile del 2005 ha individuato gli obiettivi di sviluppo sostenibile, tra cui lo sviluppo economico, lo sviluppo sociale e la tutela dell’ambiente.
Si è soliti rappresentare tali obiettivi usando tre ellissi nidificate per indicare che i tre pilatri della sostenibilità non si escludono a vicenda ma, a loro volta, si rafforzano.
Di fatto, i tre pilatri sono interconnessi, tanto che, in una prospettiva a lungo termine, nessuno dei tre può sussistere senza gli altri. I tre pilastri, nel corso degli ultimi anni, hanno costituito una base comune per vari sistemi di standard certificazioni di sostenibilità, in particolar modo per l’industria alimentare.
Tra gli standard che oggi fanno esplicito riferimento a questo triplice approccio vi sono la Rainforest Alliance, il commercio equo e solidale e la Certificazione UTZ.
Alcuni esperti e professionisti del campo hanno addirittura pensato a quattro pilastri di sostenibilità, ovvero a un approccio quadruplo.
Infatti, aggiungono il pilatro delle “generazioni future”. Tale scelta mette in primo piano una pianificazione sostenibile a lungo termine.
Un ulteriore punto di vita è quello di considerare l’uso delle risorse e la sostenibilità finanziaria come due pilastri aggiuntivi della sostenibilità.
Lo sviluppo sostenibile consiste nella capacità di mantenere un equilibrio tra gli sforzi a livello locale e globale con lo scopo di soddisfare i bisogni fondamentali dell’uomo senza distruggere o danneggiare l’ambiente naturale. Di conseguenza, la difficoltà sta nel riuscir a rappresentare nel modo giusto il rapporto tra necessità umane e l’ambiente.
Dimensione Economica
Da un certo punto di vista, la sostenibilità “riguarda la definizione di un insieme di misure che devono essere adottate dai contemporanei che non intaccheranno la possibilità dei posteri di godere dei livelli di consumo, agiatezza, utilità o benessere comparabili a quelli dei contemporanei”. La sostenibilità è connessa all’economia per via delle sue conseguenze economiche e sociali.
Questa rappresenta un’ampia interpretazione dell’economia ecologica in cui le variabili e le problematiche ambientali ed ecologiche sono fondamentali e parte di una prospettiva multidimensionale.
Dimensione Sociale
Le questioni riguardanti la sostenibilità sono generalmente espresse, oltre che in termini scientifici e ambientali, anche in termini etici di stewardship. Tuttavia, mettere in atto un cambiamento è una sfida sociale che racchiude, tra i vari aspetti, il diritto internazionale e nazionale, l’urbanistica e il settore dei trasporti, gli stili di vita locali e individuali e il consumo critico.
“La relazione tra diritti umani e sviluppo umano, tra potere aziendale e giustizia ambientale, tra povertà mondiale e azione dei cittadini, suggerisce che l’essere un cittadino responsabile a livello mondiale sia un fattore imprescindibile da ciò che a prima vista potrebbe sembrare una mera questione di consumo personale e scelte morali”.
Dimensione Ambientale
Un ecosistema sano fornisce beni e servizi essenziali per ogni essere vivente. Ci sono due modi principali per ridurre l’impatto umano negativo e incrementare i servizi dell’ecosistema, il primo dei quali riguarda la gestione ambientale. Quest’approccio diretto si basa principalmente sulle informazioni ottenute dalle scienze della Terra, dalle scienze ambientali e dalla biologia della conservazione. Tuttavia, si tratta di una gestione che arriva alla fine di una lunga serie di fattori causali indiretti introdotti dal consumo umano, per cui un secondo approccio si ha attraverso la gestione della domanda nell’ambito dell’uso delle risorse umane.
La gestione del consumo umano delle risorse è un approccio indiretto basato fondamentalmente sulle informazioni ottenute dalle scienze economiche. Herman Daly ha proposto tre criteri generali per la sostenibilità ecologica: le risorse rinnovabili dovrebbero fornire un rendimento sostenibile (il tasso di raccolta non dovrebbe superare il tasso di rigenerazione); si dovrebbe avere uno sviluppo equivalente di riserve rinnovabili per le risorse non rinnovabili; la produzione di rifiuti non dovrebbe superare la capacità assimilativa dell’ambiente.
I 17 obiettivi
Nell’agosto 2015, 193 paesi hanno concordato i 17 obiettivi seguenti:
- sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque;
- sconfiggere la fame: porre fine alla fame, garantire la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile;
- buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età;
- istruzione di qualità: garantire a tutti un’istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità;
- parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l’emancipazione delle donne e delle ragazze;
- acqua pulita e servizi igienico-sanitari: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienico-sanitari;
- energia rinnovabile e accessibile: assicurare la disponibilità di servizi energetici accessibili, affidabili, sostenibili e moderni per tutti;
- buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti;
- innovazione e infrastrutture: costruire infrastrutture solide, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione;
- ridurre le disuguaglianze: ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi;
- città e comunità sostenibili: creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi;
- utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili;
- lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze;
- utilizzo sostenibile del mare: conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile;
- utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l’utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità;
- pace e giustizia: Promuovere società pacifiche e solidali per lo sviluppo sostenibile, garantire l’accesso alla giustizia per tutti e costruire istituzioni efficaci, responsabili e solidali a tutti i livelli;
- Partnership per gli obiettivi: rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile.
La connessione di Villa Giulia con Agenda 2030 e strategia regionale
GOALS | IMPEGNI | OBIETTIVI |
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3. Salute e Benessere | La missione di Villa Giulia è quella di servire la persona della 3 età attraverso l’assistenza e la cura, vedi codice ETICO. | Miglioramento delle aspettative di vita e accompagnare più persone al raggiungimento dei 100 anni. |
4. Istruzione di qualità | Garantire un buon livello di istruzione attraverso formazione continua rivolta al miglioramento della qualità. | Implementare corsi online a distanza per favorire l’apprendimento. |
5. Parità di Genere | Riconoscere e valorizzare il lavoro di cure delle donne che rappresentano l’85% del totale di collaboratrici e collaboratori.
Implementazione di Welfare aziendale: l’organizzazione di corsi di ginnastica all’interno dell’azienda. | Garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione a tutti i livelli assistenziali promuovendone le empowerment delle stesse. |
7. Energia Rinnovabile | Utilizzo di 3 autoveicoli ibridi per il miglioramento della efficienza energetica. | Migliorare il parco auto aziendale nell’ottica dell’utilizzo dell’elettrico. |
8. Lavoro Dignitoso | Occupazione al 98% di personale assunto a tempo indeterminato e pieno con turnover ridotto. | Migliorare il turnover del personale. |
12. Utilizzo delle Risorse | Implementazione della raccolta differenziata dei rifiuti con smaltimento differenziata e conferimento ad aziende specializzate.
Riutilizzo di materiali per attività occupazionali e di animazione socio educative. Utilizzo limitato e consapevole di materiale monouso. Dotazione al personale di borracce personalizzate per limitare lo spreco e l’utilizzo della plastica (materiale altamente inquinante per l’ambiente). | Diminuzione della produzione di rifiuti |